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Mastopessi: Costo e Intervento Del Lifting Al Seno

Mastopessi
Dicembre 20, 2020
Dicembre 20, 2020
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L’intervento di mastopessi è un’operazione chirurgica del lifting del seno che può essere connesso con un seno cadente che non piace più.

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Può trovarsi in donne con caratteristiche diverse: da chi abbi allattato, a chi abbia perso molto peso, fino a chi, semplicemente, abbia una morfologia che la porti alla perdita di volume durante il corso della vita.

Per recuperare questa situazione esiste un intervento di chirurgia plastica ed estetica del seno, chiamata Mastopessi. Trattandosi di una vera e propria operazione sarà necessario comprenderne tutti i dettagli, così da potervici sottoporre in modo informato e consapevole.

Che cos’è la mastopessi

Con il termine mastopessi si vuole fare riferimento ad una procedura di chirurgia estetica del seno in grado di sollevare a rassodare il seno rilassato. Per arrivare al risultato sperato, la procedura si realizza mediante la rimozione di una parte del tessuto mammario e la successiva unione dei lembi.

A seconda del tipo di rilassamento, e del suo grado sarà preso in considerazione uno schema chirurgico differente. Ad esempio, nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un seno con un alto grado di rilassamento si utilizzerà la così detta tecnica a T rovesciata. Il lifting del seno si può realizzare con l’inserimento di protesi mammarie, per aumentare il volume, ma anche senza.

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Chi si può sottoporre alla mastopessi?

Come abbiamo visto, la mastopessi è un intervento spesso richiesto dalle donne che abbiano perso peso, oppure che abbiano allattato, ma anche da coloro che si trovino ad avere un seno molto grande che, nel corso degli anni, abbia perso volume e compattezza.

A seconda del tipo di seno, e del suo volume naturale, sarà possibile inserire una protesi, oppure utilizzare quanto la natura abbia già offerto alla donna. Ad esempio, una donna che abbia naturalmente un seno abbondante, potrà non richiedere l’inserimento di una protesi.

Si può dire che la donna ideale per questo tipo di intervento potrebbe avere 1 o più di queste caratteristiche:

  • il seno cadente e rilassato
  • il seno non del tutto sodo
  • i capezzoli rivolti in giù
  • la piega sottomammaria molto coperta

Invece, per potersi sottoporre all’intervento, la donna dovrà avere uno stato di salute buono, senza problemi a cuore, polmoni e circolazione. Inoltre, la paziente dovrà essere maggiorenne e dovrà essere consapevole dell’intervento, perché dovrà essa stessa autorizzare l’operazione e il consenso informato.

Intervento di Mastopessi: Il Consulto

Per iniziare il processo che porterà alla mastopessi sarà necessario effettuare un primo consulto prima dell’intervento con un chirurgo .

Durante il primo consulto per l’intervento chrirugico, lo specialista in chirurgia plastica si occuperà di analizzare il seno sotto diversi aspetti. Infatti, verrà presa in considerazione la sua forma, le sue dimensioni e anche la proporzione sia relativamente al seno, sia rispetto al busto e al resto della figura della donna.

In questo momento la donna avrà la possibilità di indicare i propri desideri, le correzioni che vuole ottenere del seno cadente e di specificare quali sono le sue aspettative e anche la taglia e la posizione che intende ottenere. Verrà valutato, in modo particolare, il grado di ptosi mammaria, che indica quanto il tessuto del seno risulti ceduto e anche spostato verso il basso rispetto a quella che potrebbe essere la sua posizione ideale.

Dopo aver effettuato un’attenta analisi, e dopo aver compreso i desideri e le aspettative della paziente e pianificato anche il complesso areola capezzolo, il chirurgo si occuperà di suggerire il piano operatorio che sia ideale allo scopo di creare un seno proporzionato, tonico e modellato, sia sotto il profilo generale, sia per la posizione dei capezzoli.

Nel caso in cui, appunto, ci si trovi in una situazione di ptosi mammaria accentuata, l’intervento sarà proprio la mastopessi, chiamata anche lifting del seno.

Mastopessi costi e prezzi aggiornati:

L’intervento di mastopessi ha dei costi che si aggirano dai 5000 ai 12000 euro. Chiaramente questi prezzi prevedono tutta la fase prima dell’intervento e post intervento e sarete seguiti esclusivamente dal vostro chirurgo. Specifico inoltre che questo prezzo può variare in base alla tipologia di intervento, ai risultati che il paziente vuole ottenere e soprattutto alla forma e status attuale del seno.

Mastopessi costi e prezzi

In ogni caso, la maggior parte di queste difficoltà potrà essere prevenuta con i colloqui e le indagini diagnostiche prima dell’operazione. Infine, per alcune donne il problema riguarda le aspettative non soddisfatte. Ecco perché nella fase di colloquio e di programmazione sarà essenziale individuare quali siano i propri obiettivi e parlare in modo sincero e concreto con il chirurgo.

Infatti, in alcuni casi la donna non potrà arrivare a quello che per lei sarebbe il seno ideale, ma potrà comunque ottenere un seno assolutamente bello e proporzionato. Rispettando tutti questi passaggi si ridurranno al minimo le possibilità di insoddisfazione e anche di problematiche psicologiche a seguito dell’intervento.

Mastopessi con protesi

Le protesi da mastopessi potranno essere utilizzate anche nel caso in cui la paziente indichi il desiderio di avere un seno più abbondante.

Come abbiamo già prospettato anche nella mastoplastica additiva, nel piano operatorio sarà possibile inserire anche l’impiego delle protesi mammarie. Queste sono molto utili nel caso in cui, insieme al cedimento cutanei, si noti anche uno svuotamento del volume.

In altri casi, invece, insieme alla mastopessi si può prevedere anche una riduzione del volume. Durante la visita, infine, verranno sicuramente affrontati alcuni argomenti che sono di fondamentale importanza sia per il chirurgo sia per la paziente.

In particolare, verranno indicate quali saranno le tipologie di cicatrici che potranno essere presenti, e anche come si evolveranno nel corso della cura successiva all’intervento.

Inoltre, si specificherà che in alcuni casi questo tipo di intervento può andare a rendere più difficile un successivo allattamento.

Mastopessi: Risultati possibili e concreti

La chirurgia plastica ed estetica che comprende la mastopessi consente di ottenere diversi risultati.

Ovviamente, l’obiettivo principale del lifting del seno è quello di rendere più proporzionato, armonico e tonico il seno mediante il sollevamento chirurgico di tutto il complesso mammario.

I risultati, quindi, che si possono ottenere con la mastopessi sono diversi e tutti molto vantaggiosi. Innanzitutto, sarà possibile sollevare e rassodare il seno mantenendone il volume originario e riposizionandolo. Anche la consistenza e la forma del seno potranno essere migliorate, questo soprattutto nel caso in cui si scelga di inserire anche una protesi all’interno della mammella.

Nel caso in cui, infine, si voglia anche ridurre il volume, questo sarà possibile, sempre nel momento in cui si andrà a sollevare il seno migliorandone il profilo a livello generale. Quindi, nella maggior parte dei casi sarà possibile raggiungere, in sinergia con la paziente, i risultati sperati.

Come si svolge il lifting del seno

L’intervento di mastopessi ha delle fasi diverse, e la conoscenza di queste può aiutare la donna anche a non farsi spaventare da ciò che la aspetta. Il primo elemento da chiarire è costituito dall’anestesia generale. Diversamente rispetto al passato, oggi non è più necessario sempre e comunque passare per l’anestesia generale. In alcuni casi sarà sufficiente una forma di anestesia locale, oppure l’aggiunta di una sedazione profonda che renda la paziente tranquilla ma non del tutto addormentata.

intervento mastopessi seno cadente

I tempi per l’esecuzione della mastopessi possono variare a seconda del tipo di operazione che sarà stata richiesta. Si può partire dall’ora per arrivare ad un’ora e mezza nel caso in cui si richieda anche l’inserimento di protesi mammarie.

Le 3 fasi e incisioni dell’intervento

Le incisioni hanno anche l’obiettivo di eliminare una porzione di cute, chiaramente attraverso anestesia locale con sedazione e successivamente di andare a compiere il rimodellamento previsto . Nel caso in cui si preveda la riduzione del seno attraverso una mastoplastica riduttiva insieme alla mastopessi, il chirurgo, sempre in questa fase, si occuperà di rimuovere anche parte del tessuto adiposo e ghiandolare, allo scopo di ottenere la forma pianificata:

  1. la prima post anestesia generale seguirà il perimetro dell’areola e viene praticata allo scopo di riposizionare il capezzolo in una zona che sia più adatta, in particolare più in alto rispetto al solco sottomammario. Sempre durante questa fase sarà possibile correggere la dimensione e la forma delle areole, se, ad esempio, queste dovessero essere troppo ampie oppure di una forma non regolare
  2. la seconda incisione verticale andrà appnto verticalmente, ed in particolare dal margine inferiore dell’areola fino al solco sottomammario
  3. la terza incisione verrà realizzata lungo il solco sottomammario e, insieme all’incisione verticale, avrà l’obiettivo di sollevare la struttura del seno

Nel caso in cui, invece, nel piano operatorio si preveda l’inserimento di protesi mammarie, queste verranno generalmente posizionate dietro la ghiandola allo scopo di riempire e rassodare il seno svuotato dalla forza di gravità.

Al termine di tutte queste fasi di intervento che poossono impiagare anche 3 ore, dall’incisione agli interventi relativi al volume, i tessuti verranno suturati con punti interni ed esterni. L’obiettivo e intervento di mastopessi è infatti, è quello di creare delle cicatrici che siano sottili e piane.

Cosa succede dopo l’intervento?

Molte donne hanno tanti timori in merito alla mastopessi, e soprattutto per la fase che racchiude dopo l’intervento.

Sicuramente si tratta sempre di un intervento di chirurgia che può comportare delle conseguenze più o meno rilevanti, a seconda sia della persona sia del tipo di operazione che sarà stata effettuata.

A livello generale, sarà assolutamente normale che nei giorni seguenti rispetto all’intervento si noti un certo gonfiore. Si potrà avere anche dolore, ma questo potrà essere tranquillamente gestito utilizzando i medicinali che saranno stati prescritti dal medico che si sia occupato dell’operazione.

Si dovrà portare per un certo periodo il reggiseno post chirurgico e anche i bendaggi che, ad un certo punto, verranno rimossi. Proprio a seguito della rimozione dei bendaggi e del primo reggiseno può vedersi in se una perdita di peso e verrà prescritto l’utilizzo di un reggiseno che sia contenitivo ma soprattutto elastico, simile ai reggiseni sportivi.

Questo dovrà essere portato per un tempo che potrà variare, perché dipenderà dal decorso del post operatorio.

Mastopessi Esperienza Personale di Arianna

Abbiamo intervistato per voi per avere delle esperienze mastopessi concrete post intervento, Arianna di Treviso che ci ha contattati il giorno 10.11 per avere dei consigli, ovviamente gratuiti, sul miglior chirurgo per mastopessi.

Dalla sua esperienza si deduce che:

In circa dieci giorni potranno anche essere rimossi i punti di sutura. Il medico si premurerà anche di indicare i comportamenti che potranno, o non potranno, essere messi in pratica nel post operatorio. In particolare, dovranno essere evitati i lavori pesanti, le attività sportive e non dover sollevare alcun di peso con le braccia.

Questo fino alla completa guarigione, in quanto le attività potrebbero causare gonfiore e aumentare la pressione a livello delle incisioni.

In generale, sarà possibile tornare a lavoro dopo circa 10 giorni dall’intervento almeno per Arianna, e le attività quotidiane potranno essere riprese dopo circa un mese. Si potrà notare una riduzione temporanea dei capezzoli che, col passare del tempo, ritornerà. Il chirurgo indicherà anche la possibilità di non poter allattare nel futuro, in quanto, a seconda del tipo di intervento, le incisioni potranno recidere i dotti galattofori.

Infine, nel momento in cui la guarigione sarà realmente avvenuta, si noterà come il seno sarà migliorato nella forma, sia nella sua versione frontale sia di profilo. I capezzoli saranno finalmente nella posizione corretta, e tutto il seno avrà un aspetto tonico e ringiovanito.

Le cicatrici che residueranno saranno sottili e ricorderanno la forma di una T rovesciata.

Adesso Arianna è già stata in piscina con il suo costume da bagno nuovo ed un seno che finalmente può piacerle e si sente pienamente soddisfatta.

Le cicatrici della mastopessi

Un altro elemento da chiarire è quello relativo alle cicatrici permanenti che saranno presenti dopo la mastopessi. Come abbiamo visto, il progetto relativo alla mastopessi può prevedere diverse fasi, dalla semplice rimozione della cute in eccesso, fino al riposizionamento del capezzolo e dell’areola. Per questo le cicatrici possono essere di diverso tipo e posizionate in modo differente.

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In particolare, nella maggior parte degli interventi le cicatrici si troveranno nella piega mammaria, quindi fra la piega mammaria e la così detta areola e attorno all’areola stessa. Di solito le cicatrici sono sottilissime e arrivano a soddisfare le esigenze della paziente. Tuttavia, nel caos in cui si voglia migliorare ulteriormente l’estetica a livello anche delle cicatrici sarà possibile attivarsi per organizzare la chirurgia detta a mosaico oppure il peeling laser. Questi interventi potranno essere realizzati nel momento in cui sarà trascorso un congruo lasso di tempo.

I rischi e le complicanze dell’intervento di mastopessi

La chirurgia plastica ed estetica del seno è proprio questo: un insieme di tecniche chirurgiche come molte altre. Come ogni altro tipo di intervento chirurgico, quindi, anche per la mastopessi si possono individuare alcuni fattori di rischio e alcune complicanze.

Innanzitutto, in alcune donne potrebbe verificarsi una reazione avversa all’anestesia: per questo è fondamentale non solo effettuare con cura tutti gli esami pre operatori, ma anche essere sincere con il medico, riferendo, ad esempio, altri episodi relativi ad allergie o a reazioni avverse a farmaci. Allo stesso modo, rimane il rischio di infezioni che, ovviamente, può essere minimizzato se la paziente collaborerà al massimo nella fase post operatoria.

In alcune donne si potrà verificare un sanguinamento eccessivo, spesso non prevedibile.

In altri casi ci potrebbe essere una certa difficoltà a recuperare in modo pieno e completo la sensibilità cutanea. Un altro effetto che potrebbe essere visto negativamente dalla donna riguarda la cicatrici. La capacità di cicatrizzazione della pelle varia da paziente a paziente, e per alcune le cicatrici potranno rivelarsi più evidenti.

Se hai bisogno di consigli sull’intervento o qualsiasi altra info sul miglior chirurgo per te, contattaci o lascia un commento qui sotto,

A presto!

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Scritto Da MigliorChirurgo

Questo articolo è offerto dalla redazione di MigliorChirurgo.
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